Overblog
Edit post Segui questo blog Administration + Create my blog

Venti di estrema destra sembrano oggi soffiare in più parti d'Europa. Oggi nuovi disordini a Roma. Un'interpretazione del pensiero fascista a partire da Zeev Sternell

Oggi a Roma difronte ad uno dei licei più rinomati e famosi della Capitale, il Liceo Classico Giulio Cesare, alcuni ragazzi militanti del gruppo di estrema destra Lotta Studentesca, braccio di Forza Nuova, hanno protestato portando striscioni con scritte esplicitamente omofobe.

A generare i disordini l'idea di alcuni docenti di inserire nel piano studi la lettura del romanzo di Melania Mazzuco, Sei come sei, la storia di una bambina figlia di due papà. E' bastato questo perchè il corpo docente fosse denunciato alla Procura di Roma per pubblicazioni di spettacoli osceni e di corruzione di minorenni, e scatenare la reazione dei gruppi militanti di estrema destra presenti nel quartiere.

Ma segnali più o meno evidenti di risvegli fascisti sembrano comparire qua e là con sempre più frequenza; oggi ricorreva infatti, come ogni anno, il maxi-raduno nella zona 3 di Milano di militanti di estrema destra in onore di Sergio Ramelli, studente 18enne del Fronte della Gioventù ucciso (barbaramente) il 29 aprile 1975, al tempo degli anni di piombo, da esponenti di Avanguardia Operaia.

Fenomeni di destra, ed estrema destra, riguardano ormai tutto il continente, dalla Francia di Marine Le Pen, una vera valchiria che rischia ora di scardinare l'intera struttura dell'euro-zona, alla Russia omofoba di Putin. Sottolineare l'aspetto sessuale dei movimenti di estrema destra che stanno sorgendo non è affatto secondario, se solo infatti si vanno a leggere le pagine di colui che meglio di ogni altro ha dedicato la sua vita agli studi della 'genealogia del fascismo' come modo di pensiero, il filosofo israeliano di origine polacca classe 1935 Zeev Sternell, attuale membro del movimento pacifista internazionale Peace Now.

L'interpretazione che Zeev Sternell dà del fascismo a ben vedere si separa dalla tradizione; il fascismo per Sternell, come è spiegato in 'Nascita dell'ideologia fascista' saggio del 1984, non è né un'anomalia della Storia, né tanto meno un'infezione così come fu definito da Benedetto Croce, e neppure come reazione alle paure del bolscevismo sovietico, ma per il filosofo è un pensiero che gode infatti di piena autonomia.

Per come si forma al volgere del secolo, per come si sviluppa negli anni Venti e Trenta, l’ideologia fascista è il prodotto di una sintesi del nazionalismo organico e della revisione antimaterialistica del marxismo. Essa si fa portatrice di un messaggio rivoluzionario fondato sul rifiuto dell’individualismo, marxista o liberale che sia. E mette in campo le grandi componenti di una cultura politica nuova e originale. Si tratta, infatti, di una cultura politica comunitaria, antiindividualistica e antirazionalistica, fondata in un primo tempo sul rifiuto dell’eredità dell’Illuminismo e della Rivoluzione Francese, e, in seguito, sull’elaborazione di una soluzione di ricambio totale, di un quadro intellettuale, morale e politico che, solo, viene ritenuto capace di garantire la perenne sussistenza d una comunità umana in cui siano perfettamente integrati tutti gli strati e tutte le classi sociali.”

Il fascismo, dunque, si presenta come una sintesi di nazionalismo tribale, machista, ed un'organica revisione antimaterialista del marxismo. Non sarà un caso che anche lo striscione di oggi difronte al Liceo romano esponeva la scritta “Maschi selvaggi, non Checche isteriche”.

Nel motto dei ragazzi c'è tutto, sopratutto il rifiuto di ogni matrice illuminista e razionale che in quanto tale conducono poi al rifiuto di quei diritti che la Ragione prescrive. Non a caso del marxismo il fascismo non rifiuta tanto la sua visione, per cui la Storia si spiega attraverso le fasi del materialismo, quanto il suo 'ordine razionale', come dice il filosofo, 'le radici hegeliane' che sono nel suo seme, per questo come si è visto Stendell parla di fascismo nei termini di revisione antimaterialista. La sua logica è l'appartenenza, la radice tribale, e il suo presupposto filosofico si può trovare in Maurice Barrès, lo scrittore francese teorico del nazionalismo e della Nazione unica per tutti i nazionalismi

“Il Fascismo pretende di cancellare gli effetti più disastrosi della modernizzazione del continente europeo, rimediando alla frammentazione della comunità in gruppi tra loro antagonisti, all’atomizzazione della società, all’alienazione dell’individuo, ormai diventato niente più che una merce gettata sul mercato. Il Fascismo si leva contro la disumanizzazione introdotta dalle modernizzazione nei rapporti tra gli uomini, ma pretende di conservare gelosamente, nel contempo, i benefici del progresso, senza mai caldeggiare il ritorno ad una ipotetica “età dell’oro. Nè reazionario nè controrivoluzionario, il fascismo si presente al contrario come una rivoluzione di tipo nuovo: una rivoluzione che dichiara di voler sfruttare al meglio il capitalismo, lo sviluppo della tecnologia moderna e il progresso industriale. La rivoluzione fascista ha come obiettivo un mutamento radicale ed essenziale dei rapporti intercorrenti tra l’individuo e la collettività, senza che ciò implichi la rottura del motore stesso dell’attività economica – la ricerca del profitto – o l’abolizione del suo fondamento – la proprietà privata – oppure la distruzione del suo quadro necessario – l’economia di mercato. Si rintraccia, qui, un elemento di forte originalità del Fascismo: la rivoluzione fascista si basa su un’economia retta dalle leggi di mercato.”

Del mercato infatti l'etica fascista rifiuta i suoi valori, il suo razionalismo, l'etica individualista del piccolo borghese, la cultura come prodotto di massa, non certamente il profitto.

Cos'è un pensiero fascista?
Tag(s) : #filosofia, #etica, #politica, #libri, #democrazia, #storia
Condividi post
Repost0
Per essere informato degli ultimi articoli, iscriviti: